anfibi corsi

A quanto pare al porto di Calvi si son girati le balle ed hanno preso a schiaffi un turista, un medico italiano,  anzi, una famiglia di medici italiani i figli dei quali studiano fra milano e roma, che in barba alle previsioni meteo che davano in arrivo maestrale si son comunque messi in mare nella speranza di raggiungere il porto medesimo. Gli altri italiani al molo d’onore non hanno alzato un dito in favore di questi poveri medici evidentemente senza frontiere. Forse erano bruti pirati sardi alla fonda o forse erano barbuti lupi di mare che avranno pensato perche’ minchia questo babbeo si e’ messo in mare con tutta la famiglia se il maestrale sta gia’ montando? O forse meglio hanno pensato ecco l’ennesimo scroccone che approffitando del maestrale cerca ormeggio in culo in culo a Calvi e beone quivi passa le sue belle giornate di vacanze senza lasciare neanche un euro a chi lo ospita, quasi la cortesia e l’ospitalita’ siano dovute qua’ per le isole. Sicuramente e’ meglio avere a che fare con l’orda di italici babbei che ogni estate invade le isole che con le centrali nucleari ma la stampa farebbe piu’ bella figura ad andarsene in vacanza anch’essa con queste genti ed evitare di riportare certe notizuole da bar dello sport che di buono alle fine hanno solo il fatto che mi ritrovo a perdere altri dieci minuti di tempo appresso a queste povere considerazioni…

Ma tu guarda il povero medico preso a schiaffi mentre poverino si faceve le sue 168 ore di meritata vacanza! E accidenti al maestrale che se non ci fosse stato sarebbe filato tutto liscio, come al babbeo di Budelli con l’anfibio se non ci fosse stato il fotografo, vorrei sapere chi non gli avrebbe tirato un tiro dritto dritto in culo avendo e l’arma e la mira…

La mafia e’ nel dna delle genti, indignarsi e’ un insolenza…

Lunga vita ai Corsi che tanti ne hanno visto arrivare e tanti ne vedranno ancora e gli accompagni sempre la pazienza e lo spirito di sopravivenza che tanto la storia la scrivono i medici velisti con i giorni di vacanza contatti ed il maestrale in culo quando se ne tornano a casa…

¡que viva zappadu!

Fra le tante pecore che pascolano liete e beate per i prati sardi vi sono alle volte alcune capre e fra queste una, giustamente celebrata da alcuni cantori isolani, si chiamava Michele Schirru di Padria, naturalizzato statunitense.

Pochi fra i sardi, secondo me, meritano il rispetto a lui dovuto, a parte l’armungese che lo accompagnava il giorno della propria dispedita parigina.

Ho letto pero’ or ora su quel poco che avanza di stampa italica che a diffendere Zappadu a Tempio e’ quello stesso Uggias che la sorte ha voluto togliermi dalla matita copiativa ed un sardonico riso mi pervade perche’ Zappadu e’ nato a Pattada e non e’ necessario che sia naturalizzato colombiano o che ad accoglierlo sia stata la stampa madrilena, mi basta sapere che a diffenderlo sia un europarlamentare villanovese, ne esiliato ne fuciliere ma testardo ed orgoglioso, almeno cosi’ lo immagino, come coloro che hanno sacrificato le loro vite perche’ cio’ potesse accadere liberamente.

Viva dunque Zappadu, viva dunque sas rocas perche’ finche’ ce ne saranno ci sara’ qualche capra di vedetta ed il porcaro sentendola ridere non avra’ dubbio alcuno sul maiale da sacrificare.

Schirru ed il suo dittatore ormai non ci sono piu’, Zappadu ed il suo pagliaccio anche passeranno, rimarra’ imperitura la storia della capra e del maiale raccontata da qualche altra pecora beona sul far della sera a consolare le povere greggi…

Váyanse al carajo cien veces!

A mi no me gusta que se hable mal de todos los yanquis, sin mucho de ellos todo esto no sería posible, ni internet, ni el opensource, ni nada de tecnología ni de para-democracia, pero’ cuánto me gusta Huguito!

Al carajo los reyes, al carajo la mierda que manda donde sea sea.

Eeuu tiene un gusto raro para fomentar odio, no se si esto es de verdad yanqui u de otra parte del mundo, a vez me pregunto si todo esto no sea un costumbre de oriente próximo, de algunos lugares alrededor de Gaza y Cisjordania y eeuu solo no tiene cabeza para entenderlo y sobre todo para enfrentarse a él…

Pero es verdad, desde el sur sur de América hasta aquí en Italia mucha, demasiada muchas, veces parece que detrás del terrorismo que dicen querer acabar parece que están ellos, hoy en Bolivia, otra vez en américa central, en chile, colombia, ayer en iraq, iran, afghanistan, ahora un poco tambien en pakistán, años atrás en italia, quizás en españa y quizas en nueva york… quien manda a esta gente?