Archive for January 2011

 
 

il Padrino

…c’e’ voluto il suo tempo, migliaia di chilometri di mare e mesi di silenzio televisivo per capirlo ma finalmente il re mi e’ apparso nudo ed ho capito, ascoltando il magico walz di Rota ed il gioioso vociare dei tanti paisani che lavorano ed albergano sotto questo privilegiato balcone atlantico. La chiave di lettura alla fin dei conti e’ semplice, immediata, bellissima nel suo melodramma, sotto il naso da sempre… chiara e lampante; qualcuno puo’ sinceramente immaginarsi che un qualsiasi personaggio della cinematografica little italy possa consegnarsi alle forze dell’ordine e candidamente dichiararsi fuori legge? Verrebbe da ridere anche al piu’ scemo degli spettatori, perche’ e’ naturale che cosi’ non sia, non funzionerebbe ed annoierebbe.

Quest’uomo e’ il padrino, egli e’ nella realta’, oltre la fantasia, la personificazione del sogno di quanti invece dichiarano di odiarlo e senza saperlo ne adorano ogni aspetto, egli e’ regista ed attore, scenografo e produttore, quest’uomo va oltre’ Toto’, Sordi,  Brando, Al Pacino, De Niro egli va oltre il miglior cinema italiano ed americano, quest’uomo e’ il cinema, il resto finge di essere.

Chiaramente il suo nome stona, non riuscirei a pronunciarlo con la stessa simpatia con cui direi Don Vito Corleone ma quest’uomo e’ oltre di gran misura Mussolini e Bonaparte quest’uomo passera’ alla storia, alla grande storia e alla sua morte ne verra’ celebrata la gloria in misura enormemente maggiore che per qualsiasi altro grande uomo ed ha ragion veduta tutti verseranno una lacrima in sua memoria con la stessa partecipazione con la quale ne hanno versato per Don Luciano. Napoli celebrera’ molti e molti altri funerali in suo onore ed il cinema e la letteratura pululeranno delle sue gesta. Con la quiete della storia, chi non divorerebbe la sua biografia? Chi non sarebbe curioso di sapere da dove e’ partito e come e’ arrivato in verita’ fino in fondo? Chi si sentirebbe autorizzato a non parlarne alle giovani generazioni? Chi? Un imbecille, chiaramente. Quest’uomo e’ patrimonio dell’Italia, quest’uomo e’ l’Italia, criticarlo sarebbe come criticare Pavarotti; puo’ solo chi in lui cerca la perfezione della tecnica senza comprendere che la sua italianita’ va di molto oltre questo particolare aspetto, l’Italia si ama o si odia e se non ti piace prendi il taxi e vattene… sarebbe come entrare in un teatro ed interromperne la recita perche’ non se ne capisce il contenuto, come reaggirebbe il resto del pubblico?

Viva l’Italia e viva il Padrino!